sconcezza
sconcézza s. f. [der. di sconcio]. – 1. L’essere sconcio, cioè privo di decoro, di convenienza, di decenza e sim.: s. nel vestire, nel parlare; atto, gesto, barzelletta, rivista, spettacolo di una s. fastidiosa. 2. a. Cosa sconcia, cioè sporca o brutta, ripugnante o che comunque offende il senso estetico e il buon gusto, spec. in funzione di predicato: questa stanza è una s.; quel grattacielo così vicino al centro storico è veramente una s.; anche con riferimento a fatti, comportamenti e sim., che suscitino sdegno, risentimento, riprovazione: tenere in queste condizioni le strade cittadine è proprio una s.; che s. questa disfunzione dei pubblici servizî! b. Atto o gesto sconcio, espressione volgare e indecente: smettila di fare, o di dire, sconcezze!; non mi sarei mai permesso di dire una s. davanti a signore, dame e damigelle (Domenico Rea).