scoperchiare
(ant. o region. scoverchiare) v. tr. [der. di coperchiare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scopèrchio, ecc.). – Scoprire togliendo o sollevando il coperchio: s. un tegame, un recipiente, una cassa; andava in cucina, scoperchiava le pentole con quelle manacce che aveva tenuto in tasca fino allora (Pea); per estens., lasciare scoperto portando via, togliendo ciò che serviva da copertura: s. un edificio; il vento ha scoperchiato la capanna; e, più genericam.: scoperchiarono una fogna e vi si calarono dentro (Pasolini). Come intr. pron., scoperchiarsi, rimanere privo di coperchio e, per estens., di ciò che fa da copertura: per la furia del vento la casa si è scoperchiata. ◆ Part. pass. scoperchiato, anche come agg., senza coperchio: una cassa scoperchiata; avelli, sepolcri scoperchiati; per metonimia, visibile, in quanto non nascosto da coperchio o copertura: Allor surse a la vista scoperchiata Un’ombra, lungo questa, infino al mento (Dante).