scoperto2
scopèrto2 (ant. o poet. o region. scovèrto) s. m. [uso sostantivato dall’agg. prec.]. – 1. Luogo scoperto, non riparato o protetto, soprattutto nelle locuz. dormire, pernottare allo scoperto, a cielo scoperto; con sign. più partic., allo scoperto, senza essere riparato o protetto dal tiro nemico: la fanteria dovrà avanzare allo s.; mascherare le postazioni che si trovano allo s., spec. in riferimento all’osservazione e all’offesa aerea del nemico; in senso fig., allo scoperto, apertamente, alla luce del sole, senza nascondere nulla: agire allo scoperto. 2. a. Nel linguaggio econ. e finanziario, mancanza di copertura, di garanzia: è stato rilevato uno s. di circa mille euro nel mio conto corrente; restare, rimanere allo s., anche nel senso di subire una perdita, non recuperare un credito: il fallimento di quella ditta ci ha lasciato allo s. di oltre cinquantamila euro. Nell’uso commerciale, vendere allo s., senza avere la merce che si vende, o senza averla disponibile, e, in Borsa, senza avere i titoli che si negoziano. b. Nella tecnica contabile e bancaria, saldo passivo di un conto o di un bilancio: s. di cassa, la differenza in meno tra la somma esistente in cassa e quella risultante dalla contabilità; emissione di biglietti di banca allo s., nel caso in cui l’emissione stessa ecceda la copertura legale; credito allo s. (o credito scoperto), quello basato sulla fiducia che il cliente ispira e privo di garanzie speciali, oppure quello la cui effettiva misura, anziché essere rappresentata da titoli di credito, emerge dal conto in cui si rilevano i rapporti di dare e di avere intercorsi fra il cliente e la banca (quando è garantito, si chiama anche s. garantito, negli altri casi si usa anche la locuz. s. allo s. o s. in bianco); commissione o provvigione di s., è la commissione a favore della banca, calcolata ad ogni chiusura periodica di un conto corrente attivo sullo scoperto massimo presentato dal conto nel periodo considerato; concessione di s., l’autorizzazione data dalla banca al cliente correntista di prelevare somme in eccedenza del suo credito in conto. c. Nella terminologia attuariale, nel computo del danno da risarcire da parte di un’assicurazione, percentuale a carico dell’assicurato, cioè non coperta dalla società assicuratrice.