scottare
v. tr. e intr. [lat. *excoctare, der. di excŏctus, part. pass. di excŏquĕre «cuocere, bruciare»] (io scòtto, ecc.). – 1. tr. a. Causare a un corpo vivente, in un suo punto o parte, ustioni e alterazioni dei tessuti di diversa gravità e accompagnate in genere da vivo dolore, dovute all’accostamento o all’esposizione a corpi o sostanze emananti eccessivo calore: il sole è molto forte, ti scotterà le spalle; con la particella pron.: si è scottato una mano con il brodo bollente. Come rifl.: sta’ attento a non scottarti col ferro da stiro; mi sono scottato con la brace; anche assol.: fa’ attenzione a non scottarti. b. estens. Far bollire per brevissimo tempo carni e verdure per conservarle più a lungo o per renderle più tenere: s. i piselli prima di surgelarli; s. i cardi, i broccoli, prima di friggerli. c. fig. Produrre un vivo senso di dispiacere; offendere, irritare profondamente: il tuo rifiuto lo ha molto scottato; anche nella forma passiva: è rimasto profondamente scottato dalle vostre insinuazioni; con costruzione intr. (dove il verbo regge un compl. di termine): quelle critiche ancora mi scottano; questo negozio degli immortali ti scottava, perché parea che ti scemasse l’onore (Leopardi); scottandogli molto, e come uomo e come politico, che que’ signori avessero un tal concetto de’ fatti suoi (Manzoni). d. Come intr. pron., fig., offendersi, aversi a male di qualcosa o, più com., fare un’esperienza spiacevole e mortificante, subire un’amara delusione: si è scottato più di una volta partecipando a giochi d’azzardo; con il primo socio gli affari mi sono andati male, e non vorrei scottarmi con un’altra esperienza. 2. intr. (aus. avere) Essere molto caldo, emanare un calore così intenso da provocare ustioni e bruciature: la minestra scotta troppo, devo aspettare che si freddi; quel tegame scotta, non lo toccare; oggi il sole scotta; con sign. attenuato: la fronte gli scotta, deve avere la febbre. Con usi fig.: a. Sentirsi s. la terra sotto i piedi, essere impaziente e ansioso di allontanarsi da un luogo: ti scotta la terra sotto i piedi, che te ne vuoi già andare?; Renzo si fermò un momentino sulla riva a contemplar la riva opposta, quella terra che poco prima scottava tanto sotto i suoi piedi (Manzoni). b. Interessare vivamente: temeva ... che i ladri venissero ... a portargli via il gran tesoro dei manoscritti per incarico di qualcuno a cui più scottava di sapere quel che stava consacrato colà (Capuana). c. Costituire una preoccupazione, comportare responsabilità e sim.: è un problema che scotta; stiamo svolgendo un’inchiesta che scotta; con riferimento a oggetti, merce e sim., rappresentare un problema o un pericolo da risolvere urgentemente, in quanto di natura o provenienza non lecita: è roba che scotta; la refurtiva scotta, dobbiamo sbarazzarcene. ◆ Part. pres. scottante, anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. scottato, con uso verbale e talvolta di agg.: ha la faccia scottata dal sole; una fetta di carne appena scottata; in senso fig.: rimanere scottato da qualcuno o da qualcosa, restarne deluso o danneggiato, riportarne una spiacevole esperienza.