scottare [lat. volg. ✻excoctare, der. di excoctus "molto cotto, bruciato"] (io scòtto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [causare bruciature] ≈ ↑ ustionare. ↓ bruciacchiare, bruciare. 2. (estens., gastron.) [fare bollire per brevissimo tempo: s. i piselli prima di surgelarli] ≈ (non com.) sbianchire, sbollentare. ⇑ cuocere. ↔ refrigerare. ‖ raffreddare. 3. (fig., fam.) [produrre un vivo senso di dispiacere: il tuo rifiuto lo ha molto scottato] ≈ addolorare, ferire. ‖ indispettire, infastidire, irritare, offendere. ↔ allietare, confortare, rallegrare. ■ v. intr. (aus. avere) 1. [emanare un forte calore: la sabbia scotta] ≈ bruciare, (fam.) pelare, [del sole] spaccare le pietre. ‖ ardere. ↔ rinfrescare. ↑ congelare. 2. (fig.) a. [destare interesse e preoccupazione: è un problema che scotta] ≈ ‖ impensierire, inquietare, preoccupare. b. [colpire nel vivo: la verità scotta] ≈ bruciare, fare male. ‖ infastidire, irritare. ■ scottarsi v. rifl. e intr. pron. 1. [provocarsi delle bruciature: attento a non scottarti!] ≈ bruciarsi, (non com.) sbollentarsi. ↑ ustionarsi. 2. (fig., fam.) [subire un'amara delusione: non voglio più soffrire, mi sono scottato troppe volte] ≈ (fam.) bruciarsi.