scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato sistema di scrittura, e che convenzionalmente rappresentano fonemi, parole, idee, pensieri, numeri, in modo che possano poi essere interpretati mediante la lettura da chi quel sistema conosca: s. con lo stilo su una tavoletta cerata; s. col gesso sulla lavagna; s. una parola sulla sabbia; scrisse col dito alcune lettere sui vetri appannati; per estens., s. delle note su uno spartito musicale. Più comunem., tracciare parole, numeri e sim. su fogli di carta mediante una matita o una penna: s. una lettera, un biglietto, un promemoria; sapere, non sapere s.; insegnare, imparare a s.; saper leggere e s., avere un’istruzione di livello elementare; s. sotto dettatura; s. a mano; s. a macchina, dattilografare. b. In partic., macchina per (o, più com. da) s., dispositivo meccanico, elettromeccanico, o elettronico, utilizzato nel passato per riprodurre su un foglio di carta una successione di lettere o segni scelti a comando: è costituita essenzialmente da una tastiera, da una serie di martelletti, azionati da leve, sulle cui estremità sono montati i caratteri, oppure da un elemento singolo e intercambiabile di scrittura, costituito nelle macchine elettriche da una sfera rotante che porta in rilievo i diversi caratteri e nelle macchine elettroniche da un disco detto margherita; e inoltre, un carrello che porta la carta, mobile (nelle macchine a martelletti) oppure fisso (nelle macchine con elemento di scrittura a sfera o a margherita), e un nastro imbevuto d’inchiostro, il quale, teso fra due bobine oppure inserito in una cartuccia intercambiabile di plastica, si interpone fra il carattere e la carta e scorre automaticamente a ogni battuta. L’ultima generazione di macchine per scrivere era stata inoltre dotata di una memoria elettronica che permetteva di programmare diverse funzioni ricorrenti (per es., centratura, giustificazione a destra, registrazione di parole o frasi ricorrenti, posizionamento automatico su punti prestabiliti, per la compilazione di moduli prestampati); alcuni modelli erano stati poi forniti di un display che visualizzava la riga in corso di battitura così da permettere di effettuare ogni tipo di correzione prima che la riga venisse stampata. Con l’avvento dei computer e di programmi sempre più sofisticati di videoscrittura la produzione di tali macchine è cessata. c. Con riferimento all’adozione di un particolare sistema di segni alfabetici o ideografici: s. in caratteri stampatelli (o in stampatello); s. in caratteri maiuscoli, minuscoli; s. in caratteri latini, gotici, arabi, greci; gli Assiri scrivevano in caratteri cuneiformi; o a particolari modalità nell’esecuzione di questi segni: s. rapidamente, lentamente, stentatamente; s. in bella calligrafia; s. con ordine, s. in modo chiaro, confuso, illeggibile; s. bene, male (in questo caso, s’intende anche comporre con buono o cattivo stile, o esprimersi per iscritto con maggiore o minore rispetto della grammatica, in modo leggibile o illeggibile, ecc.); s. qualcosa di propria mano, di proprio pugno. d. Esprimere graficamente una parola con determinati segni: «scuola» si scrive con la «c», non con la «q»; riprodurre in modo esatto la grafia di una parola: come si scrive questo termine greco?; non riesco a s. il vostro nome: è troppo ostico. 2. a. Annotare, fermare per mezzo della scrittura frasi, discorsi, pensieri proprî o altrui: s. la data su un documento; sul cancello avevano scritto «Vietato l’ingresso»; andavano scrivendo sui muri frasi inneggianti alla rivoluzione; seguo le lezioni scrivendo qualche appunto; modi prov., quel che è scritto, è scritto, è stabilito irrevocabilmente; questa me la scrivo, me la lego al dito, cioè la tengo bene a mente. b. Esprimere i proprî pensieri, sentimenti, stati d’animo mediante la scrittura: ha scritto ciò che gli dettava il cuore; s. le lodi di un amico; scrisse tutto il suo dolore per la perdita del padre. Con riferimento al modo in cui tali pensieri e sentimenti vengono espressi da chi scrive: s. concisamente, stringatamente, con sobrietà; s. prolissamente, sciattamente; s. con stile garbato, elegante, ricercato; s. in punta di penna, con ricercatezza, con ostentata ma fredda eleganza; anche con agg. in funzione avverbiale: s. conciso, stringato, prolisso, sciatto. c. Stendere per iscritto, redigere un documento: s. il testamento; s. una domanda, una supplica; chi scrive, espressione usata talvolta in luogo della prima persona singolare (chi scrive conosce bene il problema; il notaio aprirà la busta solo alla presenza di chi scrive); in partic., comporre un’opera letteraria: s. un romanzo, una novella, una poesia, una commedia; s. in versi, in prosa; s. in un giornale, su una rivista, pubblicarvi abitualmente articoli, note e sim.; con riferimento all’argomento degli scritti, e alla lingua in cui sono redatti: s. di politica, di musica, d’arte; tutti scrivevano del mare e delle sue tremende avventure, tutti usavano parole meravigliose come bastinaggio e bompresso, tutti conoscevano la geografia più lontana (Michele Mari); s. per il teatro, per le scene, comporre commedie o drammi; O fortunato, che ... Trovasti ... chi di te sì alto scrisse (Petrarca); poet., anche con il compl. oggetto: su’ lor tronchi Atlante Di Ruggiero scrivea gli avi e le imprese (Foscolo); s. in latino, in tedesco, in francese; ha scritto l’articolo in inglese. Con uso assol., fare il mestiere di scrittore: ha deciso di mettersi a s.; ha lasciato il lavoro per s.; scrive da anni con discreto successo. d. Con uso trans. o assol., comunicare con una persona per via epistolare: s. una lettera, una cartolina; s. due righe, poche parole, spesso con valore più o meno iperb. (s. due parole di ringraziamento; ti scrivo due righe per informarti sui fatti più recenti); è un mese che non scrivo a mia sorella; scrivigli pure a nome mio; gli ho scritto di venire subito; carta da s., lo stesso che carta da lettere. e. Affermare, sostenere in un’opera scritta, o anche su giornali, riviste e sim.: come scrisse il Petrarca, cosa bella mortal passa e non dura; l’autore dell’editoriale scrive che presto ci sarà una crisi di governo. 3. In senso fig., nell’uso letter., imprimere, fissare profondamente: scrissi quelle parole in fondo al mio cuore; O mente che scrivesti ciò ch’io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate (Dante). 4. Con varî sign. estens.: a. non com. Registrare in libri di conti: s. una partita; s. il dare e l’avere; di tratto in tratto [gli uomini], per via de’ loro cannocchiali, si avvedevano di qualche stella o pianeta, ... e subito lo scrivevano tra le loro masserizie (Leopardi). b. ant. o letter. Ascrivere, attribuire: s. a lode, a colpa; quegli [i peccati] che tu farai poi non saranno scritti a tua dannazione (Boccaccio). c. ant. Arruolare: Cammillo ... comandò che si scrivesse tre eserciti (Machiavelli); Per tutto ’l regno fa scriver Marsilio Gente a piedi e a cavallo, e trista e buona (Ariosto). 5. In veterinaria, cavallo che scrive, disturbo del cavallo che in stato di riposo effettua l’appoggio con la punta del piede, mentre il tallone non preme sul suolo. ◆ Part. pres. scrivènte, anche come sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. scritto, usato come agg. e s. m. (v. la voce).