scuola di eccellenza
loc. s.le f. Istituto di alta formazione didattica e di ricerca. ◆ Pavia è anche la città dei collegi: insieme all’Università è nato un Istituto di studi superiori che potrebbe presto diventare una delle poche scuole di eccellenza riconosciute dal ministero in Italia. (Corriere della sera, 12 dicembre 2003, p. 49, Lombardia) • [tit.] Sono nate le scuole di eccellenza [testo] Umberto Eco parlerà stamattina all’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, proprio mentre stanno finalmente nascendo quelle scuole di eccellenza che proprio su queste pagine Eco con Aldo Schiavone e Maurizio Bettini avevano annunciato qualche mese fa. […] «La vera ricerca scientifica si sposta, come in altri paesi, sulla tesi di dottorato. Ecco perché si sente bisogno delle scuole dette di eccellenza che coordinino in modo più rigoroso le attività dottorali, che debbono diventare più serie, impegnative, continue». (Paolo Mauri, Repubblica, 31 gennaio 2004, p. 42, Cultura) • «Nel mio caso, quando ho fatto domanda per entrare alla Julliard ero solo uno dei cinquemila giovani attori e attrici che volevano entrare in quella scuola. Alla fine, ne sono stati selezionati solo 28. Quindi, chi come me, o Ben nel film, supera una simile selezione comincia a sentirsi speciale. In effetti, nella mia classe c’erano Elizabeth McGovern, Kelly McGillis, Ving Rhames, Evan Handler. L’aspetto fondamentale delle scuole di eccellenza è la salutare e robusta iniezione di fiducia che ti offrono» [Kevin Spacey intervistato da Jones Audrey Smythe]. (Stampa, 29 marzo 2008, p. 37, Società e Cultura).
Composto dal s. f. scuola, dalla prep. di e dal s. f. eccellenza.
Già attestato nella Repubblica del 20 aprile 1987, Affari & Finanza, p. 21 (Marcella Gabbiano).