sdegno
sdégno s. m. [der. di sdegnare]. – 1. Risentimento misto a disprezzo che insorge verso persone o cose da cui si sente gravemente offeso il proprio senso morale: provare, sentire s.; un nobile, un santo s., per azioni o fatti riprovevoli, che ledono i fondamentali principî della morale o della religione: il cinismo dell’imputato provocò lo s. di tutti; accendersi di s.; dire parole di s.; non poter nascondere il proprio s.; muovere a sdegno, far sdegnare, far risentire. Con sign. meno grave, risentimento, disapprovazione, ma senza disprezzo o indignazione: sdegno d’amante poco dura (prov.); Dolci ire, dolci s. e dolci paci ... (Petrarca). 2. letter. Disprezzo, disdegno: avere (meno com. tenere) a sdegno una persona, una cosa, disprezzarla, sdegnarla; guarda tutti con un’aria di sdegno. 3. ant. Inimicizia, animosità: soleva ... consumarsi la lor fatica in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati (Boccaccio).