sé pron. rifl. [lat. sē]. - [forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers. usata soltanto quand'è riferita al sogg., indifferentemente masch. o femm., sing. o plur.: parlare di sé] ≈ sé stesso (o medesimo). ↔ altri. ● Espressioni: fig., rientrare (o tornare) in sé → □; tirare a sé → □; fig., uscire fuori di sé → □. ▲ Locuz. prep.: a sé ≈ a parte, separatamente; da sé [senza aiuto altrui] ≈ autonomamente, da solo; fra sé e sé [nel proprio intimo] ≈ in cuor proprio, intimamente, nell'intimo, nel profondo. ↔ alla luce del sole, coram populo, manifestamente, palesemente. □ rientrare (o tornare) in sé 1. [riprendere conoscenza dopo uno svenimento] ≈ riaversi, rinvenire, riprendere i sensi. ↔ perdere i sensi, svenire. 2. (estens.) [riacquistare il senno] ≈ rinsavire. ↔ uscire fuori di sé. □ tirare a sé ≈ avvicinare. ↔ allontanare, scostare. □ uscire fuori di sé 1. [perdere completamente la pazienza] ≈ adirarsi, arrabbiarsi, inalberarsi, (fam.) incavolarsi, (volg.) incazzarsi, incollerirsi, (fam.) uscire dai gangheri. ↑ (fam.) andare su tutte le furie, imbestialirsi, indiavolarsi, infuriarsi. ↔ calmarsi, placarsi, rabbonirsi, quietarsi. 2. [perdere il senno] ≈ (fam.) dare di matto, impazzire, perdere il lume della ragione, (fam.) uscire (fuori) di senno (o di testa). ↔ rientrare in sé.