securo
agg. [dal lat. securus: v. sicuro]. – Variante ant. di sicuro, soprattutto usata, nella lingua letter. e poet., col sign. originario, cioè che non corre pericolo, privo di timore, di esitazione e sim.: Or se’ tu disarmato; i’ son securo (Petrarca); Tu sola, benché casta, puoi nel regno Secura entrar di Venere e d’Amore (Poliziano); Sovra l’òmero suo [del cigno] guizzan securi Gli argentei pesci (Foscolo). Con valore avverbiale: parla securo, Rispose Achille, e del tuo cor l’arcano, Qual ch’ei si sia, di’ franco (V. Monti). Sostantivato: Di quel securo il fulmine Tenea dietro al baleno (Manzoni, con allusione a Napoleone e riferendosi alla rapidità e decisione con cui agiva).