seguitare
v. tr. e intr. [der. di seguìto, part. pass. di seguire] (io séguito, ecc.). – 1. tr. a. ant. Seguire, tener dietro, in senso proprio e fig.: la donna, affrettatasi di vestire, chetamente, seguitò messer Lizio (Boccaccio); come il Signore aita coloro che vogliono s. la virtù, così vuol punire coloro che seguitano il vizio (s. Bernardino); inseguire: mai non fu mastino sciolto Con tanta fretta a seguitar lo furo (Dante); né fu per quel dì seguitato dall’esercito de’ collegati, impedito, quando bene avesse voluto seguitarlo, dall’acque del fiume (Guicciardini); perseguitare: Edipo ... andò già ad Atene al re Teseo per campare la persona (ché era seguitato da’ suoi nemici) (Della Casa). b. Continuare, proseguire una cosa cominciata o che già durava: s. un lavoro, un discorso, una ricerca; s. una dieta; non ha più voluto s. gli studî. Con la prep. a e un infinito, continuare a fare una cosa: s. a parlare, a ridere; hanno seguitato a chiacchierare per tutto il pomeriggio; seguitò a fissarmi in maniera insolente; nonostante gli faccia male, seguita a bere. Assol., andare avanti, proseguire: se la situazione seguita così, me ne vado!; non è possibile s. in questo modo! 2. intr. (aus. essere) a. non com. Continuare, non cessare, durare: sembra che il cattivo tempo voglia s. anche in luglio; lo sciopero è seguitato nonostante la minaccia di precettazione. b. letter. Venire di seguito, accadere subito dopo o avvenire come conseguenza di altri fatti: Quanto mal, quante guerre, quante risse Son per te seguitate (Pulci); di che seguitarono tutti quei luttuosi effetti che egli aveva preveduto (Leopardi). ◆ Dal part. pass. seguitato è stato tratto il raro e letter. avv. seguitataménte, di seguito, di continuo: una delle ragioni che mi aveano fatto desiderare maggiormente la Francia, si era di poterne seguitatamente godere il teatro (Alfieri).