selaci
s. m. pl. [lat. scient. Selachii, dal gr. σελά-χιον e σέλαχος «pesce cartilagineo»]. – Sottoclasse di pesci condritti, detti anche elasmobranchi, quasi tutti marini (soprattutto dei mari temperati e tropicali), carnivori, con scheletro cartilagineo, talvolta in parte calcificato, e pinne sostenute da raggi, anch’essi cartilaginei: la bocca e le fossette olfattorie si trovano sulla faccia ventrale del corpo, gli occhi sono provvisti di palpebre, le fenditure branchiali (generalm. in numero di 5, raramente 6 o 7) si aprono direttamente all’esterno e sono visibili sui lati del capo; la pelle è ricoperta da scaglie placoidi, costituite da una piastra basale e da un dentello cutaneo appuntito (zigrino), o più raramente nuda. Alcune specie raggiungono le massime grandezze conosciute fra i pesci, come per es. lo squalo balena, altre possono essere pericolose anche per l’uomo, come lo squalo bianco e lo squalo tigre.