self-publishing
(self publishing) s. m. inv . 1. Forma di editoria che mette a disposizione degli autori una serie di servizi a pagamento, in particolare di tipo informatico, per produrre e promuovere le loro opere. 2. Pubblicazione a stampa, edizione a proprie spese di un proprio testo, al di fuori dei circuiti dell’editoria tradizionale; autopubblicazione. ◆ Nel Novecento si sono moltiplicati i libri delle banche e delle aziende. Ora, grazie anche alle possibilità di Internet e del self publishing, nascono volumetti che recano gli auguri con la fatica letteraria di chi li invia. (Armando Torno, Corriere della sera, 21 dicembre 2009, p. 27) • Per pseudoeditoria intendiamo quell’attività di self-publishing che maschera l’autoproduzione, offrendo servizi di stampa, promozione, distribuzione e a volte addirittura di community, a pagamento. (A. L. Carbone, A. Raveggi, V. Santoni, G. Vasta, Manifesto.it, 31 ottobre 2011, Cultura) • Self publishing, ruolo dell’editore, mercato digitale, pirateria, nuovi business model: sono solo alcuni dei temi di «If Book Then», evento internazionale dedicato al futuro dell’editoria […], ideato e organizzato da Bookrepublic e rivolto a editori, autori, agenti letterari, distributori, librai. (Redazione, Giornale.it, 29 gennaio 2012, Cultura)
Dall’ingl. self-publishing (company), a sua volta composto dal prefisso self- (‘di sé, da sé’) e dal s. publishing (‘editoria, attività editoriale’).
Già attestato nella Repubblica del 9 maggio 2008, p. 53, Cronaca (Alessandra Retico).