sembianza
s. f. [dal provenz. semblansa, der. di semblan: v. sembiante], letter. – 1. ant. o poet. Somiglianza, rassomiglianza, spec. nella locuz. a sembianza di, a somiglianza, a immagine di: una valle Che da sei montagnette ond’è ricinta Scende a s. di teatro acheo (Foscolo); Tutti fatti a s. d’un Solo, Figli tutti d’un solo Riscatto (Manzoni). 2. a. Aspetto, soprattutto del volto; sembiante: Segnor mio Iesù Cristo, Dio verace, Or fu sì fatta la s. vostra? (Dante); E viene a Roma, seguendo ’l desio, Per mirar la s. di colui Ch’ancor lassù nel ciel vedere spera (Petrarca); poco com., l’espressione del volto (che è invece sign. frequente per sembiante): La terribil s. di Medusa (Poliziano). Più com. al plur., l’aspetto esteriore della persona, i lineamenti, le fattezze: alle s. il Padre, Alle amene s. eterno regno Diè nelle genti (Leopardi); una fanciulla di bellissime s.; si usa soprattutto per lineamenti belli e aggraziati, sicché non si direbbe facilmente s. turpi o sim. b. Aspetto di cose, di oggetti, di paesaggi: oh dilettose e care, Mentre ignote mi fur l’erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei (Leopardi); aspetto in genere: l’uomo e le sue tombe E l’estreme s. e le reliquie Della terra e del ciel traveste il tempo (Foscolo). c. Con senso più ristretto, apparenza esteriore: Forse l’incendio che qui sorto i’ vedo Fia d’effetto minor che di sembianza [= di quanto appare] (T. Tasso); ant., far sembianza o sembianze, manifestare, dimostrare esternamente: Poi mi volsi a Beatrice, ed essa pronte Sembianze femmi perch’ïo spandessi ... (Dante). Spesso, apparenza non rispondente alla realtà, falsa apparenza: raccontare una verità che ha ... di menzogna sembianza (Boccaccio); presentare il falso sotto le s. del vero; sotto le s. dell’altruismo, si nascondono spesso egoismi e interessi personali; rara la locuz. avv. in sembianze, in apparenza: obbligati a esulare almeno in sembianze (Gioberti).