seminato
agg. e s. m. [part. pass. di seminare]. – 1. a. Su cui è stata sparsa la semente: un terreno, un campo s., e specificando s. a grano; aiuole s. a geranî. Frequente come s. m. con sign. neutro, il s., terreno seminato: state attenti a non camminare sul s.; comune nella locuz. fig. uscire dal s. o uscire fuori del s., deviare dall’argomento, dal problema in discussione, e ant. anche uscire di cervello, impazzire, farneticare. b. agg., fig. Cosparso, pieno: un cielo s. di stelle; un prato s. di fiori; essendo già le tavole messe e ogni cosa d’erbucce odorose e di be’ fiori seminata (Boccaccio); tornò a guardare il mare ... tutto seminato di barche (Verga); fig.: un percorso, un cammino s. di difficoltà; prov. la vita è s. di spine. c. In araldica, attributo dello scudo e delle figure coperte da altre piccole figure come api, bisanti, gigli, merletti, plinti, rose, stelle, trifogli, ecc. disposte in modo che alcune di esse sono visibili solo in parte come se oltrepassassero i bordi dello scudo o il contorno delle figure. d. Per estens. del sign. araldico, a seminato, locuz. con cui si indica una sorta di decorazione della legatura dei libri, quando il fondo è cosparso di gigli, stelle, ecc. e. Analogam., pavimento a s., quello caratterizzato da piccoli elementi variamente colorati sparsi o disposti a disegno su un fondo a tinta unita. 2. Che è stato seminato, di cui cioè è stato sparso il seme nella terra; con questo sign. ha per lo più uso participiale: il grano s.; terra feconda, che dà frutti non s.; e in senso fig.: l’odio s. tra i popoli, tra i fratelli; Già era ’l mondo tutto quanto pregno De la vera credenza, seminata Per li messaggi dell’etterno regno (Dante).