semiosfera
s. f. Rete di segni come codici comunicativi. ◆ è sempre più difficile trovare confini chiari e distinti fra quelle che sono state chiamate le «forme brevi» della produzione audiovisiva attuale, quelle «icone dense» della semiosfera contemporanea – spot, promo, trailer, videoclip – che si imprestano reciprocamente moduli e modelli, ibridando anche video d’artista, corti cinematografici o, in altro ambito, comunicati elettorali (Gianfranco Marrone, Stampa, 21 maggio 2005, Tuttolibri, p. 6) • I forsennati dello shopping compulsivo si daranno lustro da questa lettura: non alienati sono costoro, ma uomini immersi nel flusso dei segni dell’ipermondo consumistico o, per dirla in semiotichese, protagonisti di quella semiosfera del consumo che ci avvolge: (Guido Caserza, Sicilia, 18 giugno 2006, p. 33, Cultura & Spettacoli).
Composto dal confisso semio- aggiunto al s. f. sfera (in senso fig. ‘settore, campo’).
Già attestato nella Repubblica del 24 agosto 1985, p. 16, Cultura (Maria Corti).