senario
senàrio agg. e s. m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni metriche», se si tiene conto dei fenomeni di dialefe e sinalefe, dieresi e sineresi, e della finale tronca o sdrucciola), con due accenti fondamentali sulla seconda e quinta sillaba: un inno in versi s.; gli agili s. del Metastasio. S. doppio o accoppiato, verso costituito da due emistichi di sei sillabe ciascuno, separati da una pausa, chiamato anche dodecasillabo (v.). Nella metrica latina, verso usato nella poesia drammatica, spec. dai comici, costituito da 6 piedi giambici (e perciò detto s. giambico), sostituibili con spondei. 2. In cristallografia, asse s. (o esagiro), asse di simmetria di ordine 6, cioè tale che ruotando attorno a esso di 360° il cristallo presenti lo stesso aspetto per 6 volte. Anche in altri casi, il termine può indicare concetti o situazioni relative al numero 6: per es., sistema s., sistema di numerazione in base 6.