senecione
senecióne s. m. [dal lat. tardo senecio -onis, der. di senex «vecchio», per la peluria bianca formata dai capolini sfioriti dei fiori di alcune specie, somigliante alla canizie senile]. – 1. Nella classificazione botanica, genere di composite tubuliflore (lat. scient. Senecio), uno dei più ricchi di specie (una quarantina in Italia), diffuso in tutto il mondo con alcuni centri di differenziazione, tra cui il principale nel Sud Africa; sono erbe annuali o perenni, suffrutici, e alcune arborescenti; comprende anche specie interessanti la farmacologia, e altre coltivate come ornamentali (per es. Senecio cruentus e S. hybridus) che, insieme con i loro ibridi o varietà, sono note ai floricoltori col nome di cinerarie (v. cineraria). 2. Nome comune di una specie del genere precedente (lat. scient. Senecio vulgaris), annuale a ciclo breve con più generazioni in un anno, originaria della regione mediterranea e oggi cosmopolita, molto comune negli incolti e infestante di varie colture; ha fusto eretto, foglie basali spatolate, quelle caulinari pennato-partite, fiori gialli appena sporgenti dalle brattee involucrali. Presenta interesse farmacologico come astringente, emolliente, vermifugo, emmenagogo, ma può causare anche varî effetti tossici, in partic. del sistema nervoso e del fegato.