sensazione
sensazióne s. f. [dal lat. tardo sensatio -onis, der. di sensus -us «senso»]. – 1. Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto: s. tattile, visiva, auditiva, olfattiva, gustativa; s. esterne, interne, secondo la provenienza degli stimoli; s. cinestesiche, cenestesiche (v. i rispettivi agg.); associazione di sensazioni, i dati delle s., il carattere soggettivo delle s., nel linguaggio filosofico; s. piacevole, spiacevole, di piacere, di dolore, di voluttà; provare una s. di freddo; era una s. strana, come se qualche cosa di viscido passasse sulle sue mani. 2. a. Nell’uso com., anche l’avvertimento di uno stato fisico o psichico non provocato (o non sentito come provocato) da stimoli di natura organica: provare una s. di benessere, di disagio, di vuoto, di solitudine, ecc. (cfr. l’uso di senso e di sentimento con lo stesso sign.); era una s. deliziosa, come di una gran pace. Talora con senso causativo, ciò che provoca, che eccita determinate sensazioni (spec. vive e forti): gente nauseata di tutto e perennemente in cerca di s. nuove. b. Frequente, sempre nell’uso com., col sign. di impressione (in questa accezione, solo al sing.): ho avuto la s. di cadere; ho una vaga s. che le cose si mettano male. In partic., fare sensazione, produrre un effetto vivo o improvviso di sorpresa, di stupore, o di interesse, di ammirazione, di sbigottimento, e sim.: è una notizia che farà s., gran s., molta s.; analogam., il fatto ha suscitato immensa s. nella popolazione. Sull’esempio francese, ma poco com., la locuz. a sensazione, in espressioni come romanzo, film, dramma, numero di circo a s., che vuole far colpo, suscitare una forte emozione sui lettori o sugli spettatori. 3. In fisica, s. sonora, s. luminosa, gli effetti prodotti su un ascoltatore o su un osservatore da segnali acustici o luminosi: i tentativi di ricondurre questi effetti fisiologici soggettivi a grandezze fisiche misurabili permettono di definire delle unità di misura puramente indicative, come il fon (v. fon2), che non sono accolte nel Sistema Internazionale (SI).