sensibilizzazione
sensibiliżżazióne s. f. [der. di sensibilizzare]. – 1. L’atto, l’operazione di rendere sensibile a un agente chimico o fisico una sostanza, un corpo che non lo sia oppure lo sia solo in misura limitata. In partic.: a. S. chimica (o ipersensibilizzazione), in fotografia, il processo con cui la sensibilità generale di un’emulsione fotografica è aumentata oppure è estesa a determinate zone dello spettro, per es. nel campo del rosso o dell’infrarosso o dell’ultravioletto (v. sensibilizzatore, n. 2). b. S. ottica, in chimica biologica, insieme di reazioni fotochimiche favorite da particolari sostanze fotosensibilizzanti; è espressione non più in uso per azione fotodinamica (v. fotodinamico). 2. In patologia, l’induzione di uno stato di esaltata reattività per un qualsiasi allergene, sia con meccanismo spontaneo (inalazione di pollini o altre sostanze), sia con l’introduzione per via parenterale di antigeni, operata per necessità terapeutiche. 3. Con il valore fig. di sensibilizzare: s. dell’opinione pubblica (soprattutto attraverso la stampa e gli altri mezzi di comunicazione di massa).