sensitiva
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sensitivo]. – Pianta della famiglia mimosacee (lat. scient. Mimosa pudica), originaria del Brasile; è un suffrutice spinoso e perenne, coltivato anche come pianta annua nei paesi a clima temperato, alto fino ad alcuni dm, con fusto e rami sottili, stipole spinose, foglie bipennate con piccole foglioline inserite a coppie sui piccioli secondarî, fiori in capolini rosei; il nome allude alla sua marcata sensibilità a stimoli esterni che si manifesta con il ripiegamento prima delle foglioline su sé stesse, poi dei piccioli secondarî e infine di quelli primarî. I movimenti sismonastici della sensitiva sono dovuti alla variazione di turgore dei pulvini motorî, localizzati alla base delle foglie e dei piccioli, sono possibili solo per temperature comprese tra 15 e 40 °C, e si manifestano in seguito a stimoli esterni: urti, lesioni da ferite o ustioni e anche correnti elettriche indotte.