sentore
sentóre s. m. [der. di sentire]. – 1. ant. Sensibilità alle impressioni esterne; facoltà di sentire, e la sensazione stessa: di nulla passione avere sentore (Dante). 2. ant. Rumore, frastuono: i vini vi furono ottimi e preziosi, e l’ordine bello e laudevole molto senza alcun s. e senza noia (Boccaccio). 3. Notizia: trascorsero parecchi mesi senza ch’io avessi sentore di lei (I. Nievo); conoscenza vaga e indiretta di cosa avvenuta o che sta per accadere: ho avuto s. di qualche cambiamento nella direzione dell’istituto; la banca era sorvegliata, perché la polizia aveva avuto s. che si preparava un grosso colpo. 4. letter. Profumo, odore diffuso, gradevole o anche sgradevole: Per casa è un s. di spigo (Pascoli); E c’è di là un odor d’erba limona, E c’è di qua il sentor della lavanda (M. Moretti); chi sarebbe riuscito ... a toglierle [alla casa] quel s. di muffa ...? (Palazzeschi); la sera estiva brulicante di sentori e di speranze mi diede alla testa (Pavese).