separazione
separazióne s. f. [dal lat. separatio -onis]. – 1. L’azione di separare e di separarsi, il fatto di venire separato e lo stato di ciò che è separato: la s. del potere spirituale da quello temporale; s. (o divisione) dei poteri, v. divisione, n. 1; la s. centrifuga della panna dal latte; il momento della s. è sempre triste; si sono riuniti dopo lunghi anni di s., ecc. 2. Con accezioni specifiche o partic.: a. In diritto civile: s. personale dei coniugi, istituto che determina un allentamento del vincolo coniugale senza che vi sia lo scioglimento (come nel divorzio): si distingue in s. consensuale e s. giudiziale (con sentenza del giudice, se si constata un’intollerabilità di convivenza tra i coniugi o una situazione che possa recare pregiudizio all’educazione dei figli), e può preludere a una riconciliazione o al divorzio (che non può essere chiesto prima di tre anni dall’inizio della separazione stessa); s. dei beni, convenzione patrimoniale stipulata tra i coniugi in deroga al regime legale di comunione dei beni e in base alla quale ciascun coniuge ha la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. b. In biologia, legge della s., lo stesso che legge della segregazione (v. segregazione, n. 2 a). c. In botanica, tessuto di s., quello che forma lo strato separatore (v. separatore). d. In fotografia, s. dei toni, procedimento usato per produrre effetti speciali: consiste nell’ottenere, con speciali emulsioni a elevatissimo contrasto, da una singola immagine più immagini che riproducono toni di grigio o tonalità cromatiche uniformi e che possono essere poi sovrapposte nella stampa: oggi il procedimento, quando per es. è usato con finalità scientifiche nella fotografia astronomica, viene per lo più attuato tramite elaborazione dell’immagine al calcolatore. e. In marina, con partic. riguardo alla sicurezza della navigazione in zone di mare ristrette o molto trafficate, s. del traffico, schemi di canalizzazione, cioè di separazione delle correnti di traffico, che individuano sulle carte nautiche le rotte obbligatorie (lunghe almeno 12 miglia) che le navi devono seguire per ridurre il più possibile il pericolo di collisione; tali schemi sono stabiliti dalle organizzazioni internazionali per la sicurezza marittima che individuano, ove possibile, un’area centrale di sicurezza non percorribile (ampia almeno 2 miglia e da lasciarsi sempre a sinistra della propria rotta), ai cui lati, su rotte contrapposte, giacciono i canali unidirezionali di scorrimento per la navigazione (ampî ciascuno 3 miglia). f. In matematica, con varî sign.: elemento di s. (o separatore) di due classi contigue, numero maggiore o uguale di tutti i numeri della prima classe e minore o uguale di tutti i numeri della seconda classe; s. delle variabili, metodo per la risoluzione di particolari equazioni differenziali; s. delle radici di un’equazione, determinazione di intervalli in ciascuno dei quali cada una e una sola radice dell’equazione. g. Nella tecnica, l’operazione che si effettua in varî procedimenti industriali o di laboratorio per recuperare prodotti pregiati, o per sottoporre ad analisi determinate sostanze, o per rimuovere sostanze indesiderate. S. meccaniche, quelle caratterizzate dal moto di particelle solide in seno a un fluido (sedimentazione, classificazione, flottazione, centrifugazione) o dal moto di un fluido attraverso uno strato di particelle solide (filtrazione) o dall’impiego di una griglia (fissa o mobile). S. chimico-fisiche (spesso denominate anche operazioni diffusionali in quanto il processo peculiare che avviene in esse è la diffusione materiale), quelle che utilizzano le differenti proprietà chimico-fisiche dei componenti di una miscela: si suddividono in separazioni basate su proprietà termodinamiche (cioè sulla differente ripartizione dei componenti tra due fasi in equilibrio, come accade nel caso della distillazione, adsorbimento, assorbimento, estrazione con solvente, cristallizzazione, essiccamento, scambio ionico, ecc.) e in separazioni basate su proprietà cinetiche (cioè sulla differente velocità con cui i componenti attraversano una membrana, come accade nel caso della dialisi, osmosi inversa, ultrafiltrazione, ecc.); in talune separazioni chimico-fisiche (elettrodialisi, elettroforesi) si utilizzano anche gli effetti separativi dovuti all’applicazione di campi elettrici. S. elettriche o magnetiche, basate essenzialmente sull’effetto di campi elettrici (come accade negli elettrofiltri) oppure magnetici. S. mineraria, denominazione generica e poco usata, in luogo del più com. arricchimento, dell’insieme dei trattamenti cui vengono sottoposte le masse rocciose mineralizzate, dopo l’estrazione, per separare dalla ganga il minerale o i minerali utili, e questi ultimi tra loro.