sepolto
sepólto (ant. sepulto) agg. [part. pass. di seppellire (dal lat. sepultus)]. – 1. Che è posto nella sepoltura, che giace nella tomba: i grandi s. in S. Croce; pop., è già morto e s., di persona morta da tempo, e fig. di persona ormai dimenticata o di cosa che non rimane più nella memoria. Anche sostantivato, persona morta posta nella sepoltura: una lapide col solo nome del s.; fig., sepolte vive, suore di clausura la cui regola impone una rigida segregazione dal mondo esterno e da ogni altra persona che non appartenga all’ordine. 2. estens. Ricoperto da terra, acqua o altro materiale: sono rimasti s. sotto una valanga; più di venti persone sono ancora s. sotto le macerie dell’edificio crollato; le rovine di Pompei s. sotto la lava; un tesoro s. nel mare. 3. a. Immerso, sprofondato: essere s. nel sonno, nell’oblio; vive isolata da tutti, s. nel suo dolore; uno scienziato s. nei suoi studî; Assalîr la città, che già ne l’ozio E nel sonno e nel vino era sepolta (A. Caro); col mio core In un perenne ragionar sepolto (Leopardi). b. Di cose, nascosto, occulto: opere dell’antichità, rimaste s. per secoli nelle biblioteche dei monasteri; è un segreto che deve restar sepolto nella famiglia (Manzoni). ◆ In tutti i sign. e in quasi tutti gli esempî che precedono, la parola conserva, più o meno avvertito, il suo valore participiale, seppure in misura minore che seppellito, l’altro part. pass. di seppellire.