sequela
sequèla s. f. [dal lat. tardo sequela «séguito, successione», der. di sequi «seguire»]. – 1. Serie consecutiva di cose e fatti analoghi, spec. avversi, sgradevoli o noiosi: una s. di guai, di lagnanze; per lunga sequela D’anni continuando il mio mestiere (Giusti); incominciava ad annoiarmi quella s. di parole (Jovine); ognuno sa che, agli effetti del lavoro, una s. di piccole malattie, tali da non dover ricorrere all’intervento chirurgico o al ricovero negli ospedali, è un alibi inoppugnabile (Goffredo Parise); anche, un susseguirsi incessante di persone: una lunga s. di gente, di visitatori. 2. Seguito, continuazione, o, piuttosto, l’azione di seguire, di perseguire, nella locuz. giur. diritto di sequela, o di seguito (fr. droit de suite), la facoltà attribuita al proprietario di inseguire su fondo altrui sciami di api o animali domestici che siano fuggiti; più in generale, la facoltà attribuita al titolare di un diritto di far valere il proprio diritto sulla cosa, contro qualsiasi terzo; ha particolare rilevanza nell’ipoteca, in quanto il creditore ipotecario può farsi pagare con precedenza sul bene ipotecato, che può essere giudizialmente venduto chiunque ne sia il proprietario.