serata
s. f. [der. di sera; il sign. 3 ricalca il fr. soirée]. – 1. Lo stesso che sera, spec. con riferimento allo stato del cielo, dell’aria e della temperatura: una s. calda, afosa; una s. fredda, piovosa; una tiepida s. di primavera. 2. a. Il periodo, approssimativamente considerato, che va dal tramonto del sole all’inizio della notte (meno spesso, il tardo pomeriggio): attendo in s. una risposta; passerò in s. a riscuotere; farò partire la merce in prima s. (oppure in tarda s.); con riguardo alle trasmissioni televisive, prima s., all’incirca la fascia oraria compresa fra le ore 20,30 e le 22, seconda s., quella compresa fra le 22 e le 24. b. Le ore del dopo cena, fin verso la mezzanotte, spec. con riguardo al modo di trascorrerle: come passi la s.?; andrò al cinema, tanto per passare la s.; è stata una s. incantevole. 3. estens. Rappresentazione, festa, ricevimento che ha luogo dopo cena, nelle prime ore della notte: ieri siamo stati invitati a una s. in casa del nostro presidente; il Circolo della Stampa dà una s. danzante. In partic., s. di gala, rappresentazione di spettacoli teatrali e d’arte varia, a cui sono presenti alte autorità e personalità e un pubblico elegante, e per cui è prescritto l’abito da sera; s. d’onore, rappresentazione data un tempo in onore del primo attore, o della prima attrice, che percepiva la metà dell’incasso, detratte le spese (era detta mezza s., se percepiva un quarto dell’incasso; s. col guanto, se percepiva un decimo dell’incasso); s. d’addio, l’ultima rappresentazione di una compagnia drammatica, lirica o di arte varia. ◆ Dim. seratina, soprattutto per indicare il modo di trascorrere una serata: è stata una seratina piacevole, oppure un po’ noiosa; spreg., non com., seratùccia; pegg. seratàccia.