servare
v. tr. [dal lat. servare (v. serbare)] (io sèrvo, ecc.), letter. – 1. a. Serbare, conservare: poche ore serene Ch’amare e dolci ne la mente servo (Petrarca). b. Mantenere le promesse, la fede data e sim. (meno com. di serbare): Elesse, per servar sua fede a pieno, Di molti mal quel che gli parve meno (Ariosto). 2. ant. Osservare, anche nel sign. di seguire da vicino, attenersi a una linea di condotta, a una norma: Metter potete ben per l’alto sale Vostro navigio, servando mio solco (Dante), seguendo la scia della mia nave; dissero di servare ... il suo comandamento (Boccaccio); Servi le leggi tue l’auriga (Parini), esegua i tuoi ordini.