servigio
servìgio s. m. – Variante ant. e letter. di servizio, con diversa estensione di significato. In partic.: 1. a. Rapporto di sudditanza, di vassallaggio, di fedeltà: l’avea messo a essere con altri gentili uomini al s. del re di Francia (Boccaccio). Raro, con sign. più ampio, rapporto che intercorre tra servo e padrone: vedi che torna Dal s. del dì l’ancella sesta (Dante), l’ora sesta che ha compiuto il suo servizio. b. Ciò che si è compiuto o si compie a favore di altri, senza ricompensa ma per cortesia, per affetto, per deferenza o gratitudine: Tutto m’offersi pronto al suo s. (Dante); ringraziatala di ciò che in s. di lei aveva adoperato (Boccaccio); in questo senso il termine è ancora vivo: rendere, fare un s. a qualcuno; essere ai s. di qualcuno, essere pronto a fare tutto ciò che questi desidera, che gli è utile o comodo; le sono grato dei s. résimi; e in espressioni più solenni: i s. resi alla nazione, alla patria. c. Beneficio: E per dir a l’estremo il gran servigio, Da mille atti inonesti l’ho ritratto (Petrarca); con riferimento a meriti verso Dio: Tu vuo’ saper se con altro servigio, Per manco voto, si può render tanto Che l’anima sicuri di letigio (Dante). 2. Negozio, faccenda: tiratevi indietro e lasciate questo s. fare a me (Boccaccio). ◆ Dim. servigétto.