settimo
sèttimo agg. num. ord. e s. m. [lat. septĭmus, der. di septem «sette»]. – 1. a. Che, in una sequenza o successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sette, cioè viene dopo altri sei (in cifre arabe 7°, in numeri romani VII): luglio è il s. mese dell’anno; la nostra squadra si è classificata al s. posto; s. cielo, anche fig., il colmo della gioia, della felicità: essere, sentirsi al s. cielo (v. sette, n. 1 a). Aggiunto a nomi di sovrani o pontefici (scritto sempre in numero romano), per indicare la successione: Arrigo VII di Lussemburgo; il papato di Gregorio VII. b. Con valore partitivo, la s. parte, o, come s. m., un s., ciascuna delle sette parti uguali in cui si può dividere, o è stato diviso, un intero: gli spetta un s. della somma; sempre come s. m. nelle espressioni frazionarie un s., due s., ecc. (numericamente 1/7, 2/7, ecc.). 2. s. m. In numismatica, moneta d’argento del papa Clemente VII (1523-1534), detta perciò anche s. Clemente o s. clementino, del valore di un giulio e mezzo o di 1/7 del ducato d’oro papale, con conio di Benvenuto Cellini.