settore
settóre s. m. [dal lat. sector -oris, propr. «chi, o che, taglia», der. di secare «tagliare», part. pass. sectus; nel sign. 2 a già in Boezio]. – 1. (f. -trice) Nel linguaggio medico, chi taglia, chi seziona. In partic.: a. S. anatomico, tecnico che negli istituti di anatomia seziona i cadaveri e prepara le parti e gli organi su cui il docente svolge ed esemplifica le lezioni. b. Con funzione attributiva, perito s., medico legale incaricato dell’autopsia di un cadavere. 2. a. In geometria piana, s. circolare, parte di un cerchio compresa fra due raggi e l’arco di circonferenza che congiunge gli estremi dei raggi. In geometria solida, s. sferico, parte di una sfera che si ottiene considerando, in un cerchio, un settore circolare ed un diametro, e facendo ruotare il settore circolare di un angolo giro attorno al diametro. b. In marina (con riferimento al settore circolare), settore di lancio di un lanciasiluri, gli angoli entro i quali il lanciasiluri può lanciare; s. di massima offesa, quello nel quale la nave può fare fuoco col massimo numero di cannoni. Con altro sign., nella locuz. s. di traversia: v. traversia. c. In artiglieria, s. di elevazione, l’angolo, misurato nel piano zenitale, entro il quale può essere inclinata la bocca da fuoco per assumere il dovuto angolo di tiro; in genere si compone di una parte negativa (la più piccola), al di sotto del piano orizzontale passante per gli orecchioni, e di una parte positiva al di sopra del piano stesso. Nei cannoni contraerei e negli obici e mortai il settore d’elevazione positivo è sempre molto ampio, anche fino a 90° e oltre, ottenuto arretrando gli orecchioni rispetto al baricentro della bocca da fuoco e facilitando il movimento in elevazione della bocca da fuoco stessa mediante equilibratori idraulici o a molla. S. di tiro, s. di sicurezza, arco ideale comprendente una parte del giro di orizzonte nel quale un’arma può oppure non deve sparare per non colpire truppe amiche o, nel caso di esercitazioni a fuoco, zone non sgomberate, o ancora, per armi navali, strutture della nave. S. morto, quello in cui, per un motivo o per l’altro, un’arma da fuoco non può sparare. d. Suddivisione di uno spazio o di una struttura in forma di settore circolare: i s. del Senato, della Camera dei deputati, le sezioni in cui è diviso l’emiciclo delle aule delle riunioni parlamentari. e. Più genericam., spazio di qualsiasi forma comunque delimitato. Nel linguaggio milit., tratto del fronte in cui si svolgono organicamente determinate operazioni belliche; in partic., s. d’azione, la zona destinata all’azione di un reparto. In meteorologia, secondo l’interpretazione data dalla scuola norvegese alla genesi dei moti ciclonici, si denomina s. caldo quello nel quale le masse d’aria sono a temperatura più elevata di quella delle masse contigue. In fitogeografia, suddivisione di un dominio, di solito distinta per la presenza di specie (ma non di generi o famiglie) endemiche. 3. fig. Campo, ramo particolare e delimitato in cui si suddivide e si articola un’attività, un’impresa, una scienza di ampia e complessa estensione: il s. economico, e i tre s. fondamentali dell’economia (s. primario, inteso alla produzione di materie prime, come l’agricoltura, la pastorizia, le miniere; s. secondario o industriale, inteso alla trasformazione delle materie prime, ulteriormente distinto in s. siderurgico, metallurgico, metalmeccanico, elettrico, chimico, ecc.; s. terziario o dei servizî, suddiviso in s. commerciale, dei trasporti, del credito, delle assicurazioni, ecc.); i varî s. della medicina, della fisica, dell’elettronica; il s. commerciale, tecnico, delle pubbliche relazioni, ecc., di un’azienda. 4. Con sign. più concreto, arnese, elemento, dispositivo la cui forma presenta analogie col settore circolare; per es., nella costruzione navale il s. dentato, disposto sulla testa dell’asta del timone (agghiaccio del timone) dove ingrana il motore che lo manovra. In fisica, s. magnetico, elettromagnete la cui forma ricorda quella di un settore circolare, usato in dispositivi di ottica delle particelle per guidare e concentrare fasci di particelle elettricamente cariche. In ottica, s. rotante, dispositivo usato per diminuire a piacere la brillanza di una sorgente luminosa, costituito da un disco rotante che reca un certo numero n di fenditure identiche e simmetricamente disposte; facendo rotare velocemente il disco e osservando attraverso di esso una sorgente di brillanza B, la sorgente appare di brillanza Bna/(2π) essendo a l’apertura angolare, in radianti, di ogni fenditura.