sfarinare
v. tr. e intr. [der. di farina, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. tr. Ridurre in farina i grani di frumento macinandoli; estens., ridurre in polvere simile a farina: s. le patate; s. l’intonaco di un muro. 2. intr. (aus. avere) Disfarsi in farina, in polvere simile a farina: terra che sfarina facilmente; più com. nella forma intr. pron. sfarinarsi: le patate di questa qualità si sfarinano facilmente, dopo cotte; muri di pietra arenaria: pietra giallognola che si taglia con il coltello, tanto è tenera, e quando sta al sole, senza intonaco si sfarina come lo zucchero (Pea). Anche fig., dissolversi: ma tu la sai la confusione d’età che hai dentro, i pensieri incauti d’adolescente che si sfarinano contro la stanchezza del vecchio già pronta a invaderti (Arpino). ◆ Part. pass. sfarinato, anche come agg.: terra sfarinata; patate sfarinate. Per l’uso come s. m., v. la voce.