sfigato
agg. [der. di figa, variante settentr. (ma largamente diffusa) di fica, col pref. s- (nel sign. 4); è più prob. che sfiga sia tratto da sfigato, che non viceversa]. – Nel linguaggio giovanile, sfortunato, iellato (anche con riferimento non a circostanze occasionali, ma a condizioni sociali, economiche e sim.): sono sempre stato s.; e con uso sostantivato: non è facile trovare uno s. (o una s.) come te; anche, privo di attrattive, di fascino, insignificante: non portarti dietro la solita amica s.; mi ha invitato in un localetto davvero sfigato.