sghembo
sghémbo agg. [dal germ. *slimbs «obliquo»]. – 1. Non diritto, storto, tortuoso: Tra erto e piano era un sentiero sghembo (Dante; ma altri codici ed edizioni hanno la variante schembo). Più comunem., obliquo rispetto a un’altra linea o a un altro piano: una fascia s.; un cornicione, un muretto s.; uno sguardo s., obliquo, di traverso. Frequente con valore avv.: andare, camminare, avanzare sghembo; e con uso di sost. nelle locuz. avv. di sghembo, a sghembo, in storto, in senso obliquo: tagliare a s. una gonna; si buttò di s. sul sofà, accavalcando le gambe e rovesciando il capo all’indietro sui cuscini (Fogazzaro); attraverso i vetri sporchi si scorge, di s., un tratto di muro (Buzzati). 2. In geometria, rette s., due rette che non giacciono su di uno stesso piano e che, perciò, non sono né incidenti né parallele; curva (o linea) s., curva dello spazio non contenuta in un piano (per es., l’elica cilindrica); quadrangolo s., v. quadrangolo. In algebra, con altro sign., corpo s., un corpo (nel sign. 8) in cui il prodotto non è commutativo (per es., il corpo dei quaternioni).