sgridare
v. tr. [der. di gridare, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. ant. Rivolgere la parola a uno con voce alta e concitata: Piangendo mi sgridò: «Perché mi peste? ...» (Dante); ella in casa se n’entra e serra lui di fuori e sgridandolo il vitupera (Boccaccio). 2. Rimproverare, redarguire con un tono di voce alto e concitato (generalm. riferito, come oggetto, a bambini e a ragazzi): se torno a casa tardi, mio padre mi sgrida. Nella lingua ant., rimproverare, rinfacciare, avendo per compl. oggetto non la persona ma la colpa, il vizio rimproverati: essi [i frati] sgridano contra gli uomini la lussuria (Boccaccio).