shopsurfing
(shop surfing), loc. s.le m. inv. Spesa proletaria, compiuta aggirandosi tra gli scaffali dei grandi magazzini e riempiendo i carrelli a volontà. ◆ Nemici giurati dell’«America imperialista», i rifondaroli avevano fatto ricorso a un glossario anglo-americano per spiegare che durante la street parade (il corteo) a sostegno dei chainworkers e brainworkers (precari delle catene commerciali e dell’intelletto) e per richiedere flexsecurity (flessibilità con diritti), ci sarebbero stati episodi di shopsurfing: ovvero «azioni a sorpresa di riappropriazione di reddito». Il che, tradotto in fatti, ha significato ingenti furti in un ipermercato e in libreria e conseguenti denunce a decine. (Daria Gorodisky, Corriere della sera, 8 novembre 2004, p. 13, Cronache) • E un miraggio sono anche i diritti sociali di cittadinanza che hanno costituito, nel bene e nel male, l’orizzonte dell’azione sindacale e politica del movimento operaio europeo. Lo shop surfing di sabato scorso proponeva questo ordine del discorso e non altro. (Benedetto Vecchi, Manifesto, 9 novembre 2004, p. 7, Movimenti).
Pseudoanglicismo, composto dal s. shop (‘negozio’) e da un uso figurato del v. intr. (to) surf (‘praticare il surf, navigare in Internet, aggirarsi’).