sibilare
v. intr. [dal lat. sibilare, der. di sibĭlus «sibilo»] (io sìbilo, ecc.; aus. avere). – Emettere, produrre un sibilo, riferito soprattutto a serpenti, a frecce e proiettili, a uno scudiscio, al vento, al fuoco che arde con fiamma alta. In usi fig., poet., mormorare sommessamente, come un soffio appena avvertibile: attonito Udrà del tuo cantore Le commosse reliquie Sotto la terra argute sibilar (Parini); E mesto sibila Per l’aria bruna L’ultimo gemito Della laguna (Fusinato). ◆ Part. pres. sibilante, con valore verbale: Di lor querela il boreal deserto E conscie fur le sibilanti selve (Leopardi); aveva accessi di una tosse sibilante che gli toglieva il fiato (Jovine). Anche come agg. e s. f., con accezione partic. (v. la voce).