sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun pericolo o rischio: qui sarete s.; lì non mi sento abbastanza s.; Così udresti ciascun che sicuro Vede lungi le armate coorti (Manzoni); con compl. indicante il pericolo da cui si è lontani: gli abitanti della costa si rifugiavano sulle montagne per essere s. dagli assalti dei Saraceni. Con sign. attenuato, senza preoccupazioni, di chi ha predisposto ogni cosa e non teme sorprese: per essere più s. porterò con me il libretto degli assegni. b. Con riferimento a cose, a modi d’essere, a situazioni, che non presenta pericoli o rischi: la via più s. è pagare con bonifico bancario; e sottintendendo il sost.: la più sicura sarebbe se si potesse farlo sfrattar dallo stato (Manzoni). In partic., di luogo dove si può stare o passare senza correre rischi: fermarsi in luogo s., arrivare in un porto s.; le strade, di notte, non sono più s.; o di luogo in cui si può riporre o conservare cosa preziosa senza pericolo che venga rubata: mettere i gioielli in un posto s.; non tenere i soldi nel cassetto, è più s. la cassaforte (o anche, con altra costruzione: i gioielli, i soldi sono più s. in cassaforte). Di veicolo, o in genere di un mezzo di trasporto, che, per le sue caratteristiche e condizioni, non fa temere pericoli: sta’ tranquillo, è una barca s., una nave s.; gli aerei, oggi, sono molto sicuri. Con sign. estens., di situazione che offre garanzie di stabilità, di durata, che non dà preoccupazioni per l’avvenire: cercarsi un posto (di lavoro) s., si è fatta ormai una posizione s.; con altro uso estens., di macchine, congegno, apparecchio che dà affidamento di funzionare bene: è un motore s., glielo garantisco; è una fotocopiatrice s., ormai collaudata. c. Con accezione affine alle precedenti, detto di persona della quale ci si può fidare, sulla quale si può senz’altro fare affidamento: un compagno, un amico, un alleato s.; una baby-sitter s.; è un segreto che non devi rivelare se non a persona più che sicura. 2. Per sviluppo del sign. 1 a, con riferimento a persona: a. Certo e insieme tranquillo, cioè esente da dubbî o timori circa fatti presenti o futuri; spec. in funzione predicativa in unione con i verbi essere, stare, ant. fare: sono s. che avremo sue notizie quanto prima; prestami la bicicletta, e stai s. che te la riporto tra un’ora; disse allora ser Ciappelletto: «Poiché voi di questo mi fate sicuro, e io il vi dirò ...» (Boccaccio); e nel rifl. con valore intr., farsi s., rassicurarsi, prendere animo: Ben so ’l cammin: però ti fa sicuro (Dante). In partic., che affronta con coraggio, senza turbamento o timore la realtà e il pericolo: un uomo s., una donna s.; letter. o ant., avere, mostrare cuore s., fronte s., e sim.: O felice colui che lei [la Fortuna] non cura E che a’ suoi gravi assalti non si arrende, Ma ... suo’ colpi aspetta con fronte sicura (Poliziano). b. Non titubante, non tentennante, detto di chi, per abilità innata o acquisita, per lunga pratica di un’arte o di un mestiere, per giusta o eccessiva coscienza del proprio valore, opera senza sbagliare o senza timore di sbagliare, senza esitazioni o pentimenti: è s., è molto, troppo s. di sé; fam., è un operaio, un impiegato, s. del fatto suo; un artista, un artigiano s.; un conoscitore s. di opere d’arte; l’alunno non è, non si sente s. in matematica; spesso riferito a una singola azione o al mezzo, al modo con cui si opera: dipinge con mano s.; un disegno tracciato con pochi tratti s.; giudicare con occhio s.; narrare, descrivere con stile s.; un’indagine condotta con metodo s., con s. intùito. c. Con riguardo alla conoscenza, e insieme alla fiducia, essere s., sapere con certezza, essere persuaso che una cosa, un fatto (o altro), è o è stato, o che, più spesso, sarà in un determinato modo: siamo s. del successo, della vittoria; sei s. di riuscire?; sono s. che vorrai aiutarci; anche a proposito di cose non desiderate, di fatti che potranno avere esito negativo: sono s. che non riusciremo a combinare nulla; ero s. che ci avrebbe abbandonati sul più bello. Talora è più da vicino sinon. dell’agg. certo (rispetto al quale ha di solito tono più fam.): oggi è il quindici del mese, ne sono s. (proprio s., sicurissimo); cercherò di venire domani, ma non ne sono proprio sicuro. Con lo stesso sign. di essere s., anche stare s., più energico e preferito perciò in partic. contesti: state s. che me la pagherete; sta’ s. che questa non me la dimentico! d. È spesso sinon. di certo, con sfumature diverse anche nel riferirsi a cosa che non ammette dubbio: la notizia è s., me l’hanno data per sicura; o che non può mancare, che avverrà infallibilmente nel modo previsto: la vittoria è s.; avrà s. successo; andare a colpo s., con la certezza di riuscire, di raggiungere il fine voluto (calco del fr. à coup sûr); il guadagno è s.; il tempo non è s., è incerto, non dà affidamento di mantenersi buono; talvolta anche di cose non liete, contrarie al nostro desiderio: andare incontro a morte s., a s. rovina; il fallimento è sicuro. 3. Con uso di s. m. con valore neutro, in funzione di predicato e in alcune locuz.: è sicuro che domani ci sarà vacanza?, è cosa certa?; dare per sicuro, affermare come cosa sicura, come fatto certo: la riunione è stata rinviata: te lo do per sicuro. Frequente la locuz. al sicuro con più accezioni: mettere i gioielli al s., in luogo dove non possano essere rubati; mettere i figli al s., in luogo dove non corrano pericoli; mettere un malvivente al s., in luogo dove non possa nuocere (e si intende per lo più in prigione); essere, mettersi, credersi, sentirsi al s., al riparo da pericoli (o anche, precisando esplicitamente: da sorprese, da imprevisti, da cattivi incontri, ecc.); non com. con la prep. in: «Bene, si faccia coraggio,» riprese l’innominato: «ché ora è in sicuro ...» (Manzoni); sottintendendo il sost. terreno, o sim., camminare, procedere, tenersi sul s., in senso proprio e, più spesso, fig. (con sign. diverso, andare sul s., scegliere una soluzione, o adottare una risoluzione, indovinata). Per un uso sostantivato del femm. sicura, v. la voce. 4. Con valore avv., lo stesso che sicuramente, per affermare o confermare: verrò, sicuro, domani; soprattutto in risposte: «Sicuro!»; «Ma sicuro! farò come vuoi». Quando non si tratti di una risposta, è più frequente la locuz. avv. di sicuro; per es.: verrò anch’io di s.; sarà di s. uno spettacolo interessante. ◆ Avv. sicuraménte, nei varî sign. dell’agg.: senza pericolo, senza timore o sospetto; decisamente, senza esitazione o pentimenti; nell’uso ant., arditamente. Più spesso, anche nell’uso fam., con valore asseverativo, certamente, senza alcun dubbio: verrò sicuramente; è sicuramente un bel film; in risposte affermative: «Verrai a trovarmi?» «Sicuramente».