sicurta
sicurtà (ant. o letter. sicurtate, sicurtade, sicurità, securtà, securtade e securità) s. f. [dal lat. securĭtas -atis, der. di securus «sicuro»]. – 1. Sinon. ant. di sicurezza, nelle sue accezioni fondamentali, e cioè: a. Condizione di chi è, o si sente, sicuro, tranquillo, per assenza di pericoli e perché libero da timori: O caro duca mio, che più di sette Volte m’hai sicurtà renduta e tratto d’alto periglio (Dante); Già incominciava a prender securtade La mia cara nemica a poco a poco De’ suoi sospetti [= a tranquillizzarsi dei suoi timori] (Petrarca); la securtà adunque, la quale per la reputazione della romana republica nacque in Italia, potette fare crescere le abitazioni già ... incominciate (Machiavelli); s’indugia per qualche attimo nell’aria primaverile un sentimento di pace e di securità (D’Annunzio); e bandiera di sicurtà era detta anticam. la «bandiera bianca» con cui i parlamentari si presentavano a trattare la resa. b. Ardimento, franchezza: mi perdona [= perdonami] Se troppa sicurtà m’allarga il freno (Dante), se parlo con eccessiva franchezza. c. Il fatto, il modo e il mezzo di assicurare, di offrire garanzia (spec. nelle espressioni dare, prestare, ricevere s.): il re Guiglielmo suo avolo data avea la sicurtà al re di Tunisi (Boccaccio). 2. Assicurazione, nel sign. giuridico-finanziario del termine; con questo sign., oltre che in locuz. limitate ai secoli passati (per es.: s. di mare, assicurazione relativa alle merci spedite per mare e alle navi che le trasportavano; tocchi di s., le indennità promesse dagli assicuratori in caso di sinistro; ufficiali di s., i giudici speciali chiamati a risolvere le eventuali controversie), è voce ancora oggi in uso nella denominazione Riunione Adriatica di Sicurtà, ragione sociale di una compagnia di assicurazione, e nelle espressioni polizza di s., che nel linguaggio dei traffici marittimi è sinon. di polizza di assicurazione (v. polizza, n. 1 b); premio di s., che, sempre nel linguaggio dei traffici marittimi, è sinon. di premio di assicurazione (v. premio, n. 2 c); e ordinativo di s., che, scritto su apposito modulo fornito dalle compagnie assicuratrici, contiene la richiesta di assicurazione con tutte le indicazioni necessarie a individuare il rischio di cui si chiede la copertura.