siffatto
(o 'sì fatto') agg. [comp. di sì e fatto, part. pass. di fare]. – Propriam., fatto così, fatto in tale modo; si usa (oggi raram.) come sinon. di tale, seguìto o no da prop. consecutiva, preposto o posposto al sost. cui è riferito: dovere il genere umano venire in sì fatti termini, che ... per poco fosse comparabile al divino (Leopardi); a una siffatta domanda, don Abbondio ... restò lì senza articolar parola (Manzoni); con gente s. (o con s. gente) è inutile discutere; una s. spudoratezza non l’avevo mai sentita; un’ipotesi s. è del tutto inedita. ◆ Avv. siffattaménte, in modo siffatto, in tale maniera.