sigaretta
sigarétta s. f. [dim. di sigaro, sul modello del fr. cigarette]. – 1. a. Tubetto cilindrico di speciale carta sottilissima e facilmente combustibile riempito di tabacco scelto e trinciato molto fine, che, acceso a un’estremità, si fuma aspirando attraverso di esso l’aria: accendere, fumare (o fumarsi) una s.; un pacchetto di sigarette col filtro, senza filtro; s. italiane, estere; le prime s. che io fumai non esistono più in commercio (Svevo); il giovane che l’accompagnava aveva la s. fra le labbra (Verga). Carta da (o per) sigarette, carta non collata, sottilissima e resistente, fatta con cenci di lino e canapa o anche con cellulosa di legno o di paglia, molto raffinata, cui vengono aggiunte piccole quantità di altre sostanze (per es., nitrati) per facilitarne la combustione senza fiamma. b. estens. S. di cioccolato, tubetto di carta a forma di sigaretta riempito di cioccolato (soprattutto per farne regalo ai bambini); s. medicinali, sigarette preparate con foglie o polveri di droghe medicinali, fumate a scopo terapeutico in caso di asma bronchiale (s. antiasmatiche), di uso, però, sempre più limitato. 2. Tipo di confezione commerciale di filati di seta o di cotone avvolti intorno a un piccolo cilindro di cartoncino o di plastica, simile per dimensioni a quello della sigaretta di tabacco: una s. di filo forte, di filo di seta. 3. Dispositivo usato per innescare l’accensione del combustibile nella fase di avviamento a freddo dei motori semi-Diesel.