silicizzazione
siliciżżazióne s. f. [der. di silicizzare]. – 1. In botanica, impregnazione da silice delle pareti delle cellule, in partic. quelle epidermiche, frequente soprattutto negli equiseti, nelle graminacee, ciperacee e varie palme; le foglie di tali piante, soprattutto da secche, risultano ruvide al tatto e si usano, polverizzate, per pulire superfici metalliche. 2. In petrografia, processo di fossilizzazione che consiste nella sostituzione, da parte delle acque circolanti, della sostanza formante i tessuti di un organismo vegetale con silice, che si deposita rispettando, in genere, le strutture preesistenti. 3. In metallurgia, trattamento termico di indurimento superficiale degli acciai, che si effettua riscaldandoli a circa 950 °C insieme a carburo di silicio o a ferro-silicio in atmosfera di cloro, con formazione di uno strato superficiale di notevole durezza e resistenza, contenente fino al 14% di silicio.