sincero
sincèro agg. [dal lat. sincerus, propr. «non mescolato, fatto di un solo elemento, di una sola sostanza», e quindi «schietto, puro» (dalla stessa radice *sem-, *sim- «uno, uno solo» di semel e simplex)]. – 1. Genuino, puro; non alterato: Questa natura al suo fattore unita, Qual fu creata, fu s. e buona (Dante); è un sign. ant., comune oggi soltanto nelle espressioni vino, olio s., schietto, non mescolato o adulterato. Anche, sempre nell’uso ant., vero, retto (in contrapp. a falso, spurio); o chiaro, limpido: la mia vista, venendo sincera, E più e più intrava per lo raggio (Dante). 2. fig. a. Riferito a persona, che nel parlare e nell’agire segue ed esprime ciò che sente o pensa, senza simulazione o finzione e senza reticenze: un uomo s.; una persona s.; è un ragazzo s., gli devi credere; tra amici bisogna essere sinceri; e quindi animo, cuore s.; com. l’espressione voglio essere s., sono, sarò sincero, come premessa e quasi scusa preventiva a notizie e giudizî che non riusciranno graditi alla persona cui ci si rivolge. Per estens., che sente veramente ciò che fa, ciò che dimostra e dice di essere: un amico s.; sono un suo s. ammiratore; è un cristiano s.; chi non crede nell’eguaglianza e nella libertà non può essere un s. democratico. b. Riferito a parole o comportamenti, detto, fatto senza alcuna falsità o doppiezza, senza doppî fini, seguendo ciò che realmente si pensa e si sente: un discorso s.; ti chiedo una risposta s., un giudizio s.; è un’offerta s., una proposta s., credimi!; usato avverbialmente: parlare sincero. In formule con cui si vuole esprimere la propria partecipazione ad avvenimenti lieti o dolorosi di altri: s. rallegramenti; augurî s.; s. condoglianze; le più s. felicitazioni. In partic., di sentimenti e atteggiamenti, che sono realmente e intimamente provati, la cui espressione non è finta o esagerata: affetto, amore s.; dolore, sdegno s.; lacrime s.; un pentimento non sincero. ◆ Avv. sinceraménte, con sincerità, con schiettezza: parlare, rispondere sinceramente; amare, ammirare, compiangere sinceramente; essere sinceramente pentito, dispiaciuto; spesso con uso ellittico: sinceramente, credo che tu abbia torto (cioè: a volere essere sincero, a parlare con franchezza, ecc.).