sincronismo
s. m. [dal gr. συγχρονισμός «fatto, avvenimento contemporaneo», der. di σύγχρονος: v. sincrono1]. – 1. Contemporaneità di svolgimento di azioni e fatti diversi: il s. dei moti liberali e democratici europei del 1848; e con riferimento a movimenti: il perfetto s. delle oscillazioni dei ginnasti al trapezio. Anche, relazione di contemporaneità che viene instaurata tra due eventi, generalm. storici, di uno almeno dei quali la cronologia sia incerta o ignota: per es., lo storico greco-siracusano Timeo (c. 356-260 a. C.) stabilì un sincronismo tra la fondazione di Roma e quella di Cartagine. 2. Accezioni specifiche in linguaggi tecnici: a. In fisica, la condizione di due fenomeni periodici o di due grandezze periodiche (omogenee o no) che hanno lo stesso periodo; nel caso di grandezze periodiche armoniche, per es. di due correnti alternate, il sincronismo implica che rimanga costante nel tempo la loro differenza di fase. b. In elettrotecnica, condizione di funzionamento di una macchina elettrica a campo rotante, per cui la velocità angolare del rotore ha un valore (velocità di s.) pari alla velocità angolare del campo rotante. c. In cinematografia, l’accordo continuo tra il contenuto visivo e quello sonoro, così che i suoni corrispondano alle immagini; si ottiene mantenendo un rapporto costante tra la velocità del motore della macchina da presa e la velocità del motore dell’apparecchio di registrazione sonora. d. In elettronica, sono detti circuiti di s. i circuiti che interconnettono due oscillatori al fine di ottenere che il periodo di uno sia uguale o multiplo intero del periodo dell’altro. In partic., nella tecnica televisiva, circuiti di s. di un ricevitore radiotelevisivo sono quelli nei quali si effettua la separazione dal segnale video dei segnali (segnali di s.) usati per sincronizzare gli oscillatori di sintesi dell’immagine, nel ricevitore, con i corrispondenti oscillatori di analisi (generatori di s.) del trasmettitore.