sindacato2
sindacato2 s. m. [dal fr. syndicat, der. di syndic, che è il corrispondente dell’ital. sindaco ma significa fondamentalmente «rappresentante, procuratore legale» e sim.; nel sign. 3, calco semantico dell’angloamer. syndicate]. – 1. Associazione che riunisce i membri di una categoria operante sul mercato del lavoro, sia datori di lavoro, sia (e soprattutto, nell’accezione più com.) lavoratori dipendenti, allo scopo di tutelarne gli interessi professionali collettivi: costituire, creare un s., un nuovo s.; essere iscritto al s. di categoria; il s. dei ferrovieri, dei metalmeccanici, dei bancarî; s. rosso, bianco, nel quadro, rispettivam., del movimento sindacale di ispirazione socialista e cattolica; s. gialli (v. giallo, n. 3 d). S. confederali, quelli che aderiscono a una delle tre grandi confederazioni nazionali comprendenti le organizzazioni sindacali di tutte le categorie, cioè alla CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro), alla CISL (Confederazione italiana sindacato lavoratori) e alla UIL (Unione italiana del lavoro); s. autonomi, quelli che riuniscono i rappresentanti di un’unica categoria e non sono inseriti in nessuna delle grandi confederazioni nazionali. Con riferimento al criterio seguito nell’organizzazione dei lavoratori: s. di mestiere (ingl. union craft), la prima forma di organizzazione sindacale nei paesi a più antica industrializzazione (per es., Gran Bretagna), costituita dai lavoratori che esercitano uno stesso mestiere all’interno di un’impresa; s. per ramo d’industria, l’organizzazione sindacale dei lavoratori in base al tipo dell’attività produttiva esercitata dall’impresa da cui dipendono; s. d’impresa (o s. aziendale), traduz. ital. dell’espressione ingl. company union, con cui si designa negli Stati Uniti d’America la commissione che rappresenta i lavoratori di una sola azienda, destinata a mantenere i contatti con la direzione. 2. Nel linguaggio econ. e finanz., coalizione di imprese; in partic.: s. commerciali, intese miranti a incettare un prodotto o una materia prima per speculare sul rialzo del prezzo (dette anche, con termine angloamer., rings); s. industriali (o, più propriam., s. di produzione), intese tendenti a sospendere per un certo periodo la concorrenza tra imprese dello stesso ramo (più note con il nome di cartelli o consorzî) e accordi che sboccano in forme più accentuate di concentrazione industriale in senso orizzontale o verticale (tra imprese cioè similari o tra imprese collegate da complementarità o strumentalità), dando vita in modo permanente a complessi economici (detti comunem. trusts e anche, talvolta, gruppi), volti a rafforzare l’efficienza produttiva e a ridurre i costi di produzione. Nella pratica finanziaria: s. finanziario, espressione usata nel senso di società finanziaria (v. finanziario, n. 2); s. azionario, accordo tra gruppi di azionisti, di maggioranza o di minoranza, di una società per azioni, che si obbligano reciprocamente ad assumere un atteggiamento uniforme nelle assemblee sociali; s. di blocco, tipo particolare di sindacato azionario con il quale i partecipanti si obbligano a non vendere le proprie azioni, oppure a venderle soltanto a un altro partecipante al sindacato; s. di difesa, associazione in partecipazione tra banche e imprese finanziarie che si propone di agevolare, animando il mercato, le contrattazioni di un certo numero di titoli i quali, per il loro razionamento in più mani, hanno un mercato debole, oppure di ostacolare manovre di accaparramento dei titoli stessi da parte di speculatori. 3. Negli Stati Uniti d’America, associazione a carattere criminale che si propone lo sfruttamento di imprese commerciali, sinon. di racket.