sinistrorso
sinistròrso agg. [dal lat. sinistrorsus, comp. di sinister «sinistro» e (ve)rsus «verso1»; cfr. destrorso]. – 1. Che va da destra verso sinistra: scrittura s.; movimento s.; grafia s., in grafologia, quando le lettere sono inclinate verso sinistra. In senso fig., lo stesso che sinistroide. 2. a. In geometria e nelle sue applicazioni, opposto di destrorso (e sinon. di levogiro, antiorario): terna s., il riferimento cartesiano più comunemente usato nello spazio, in cui i tre assi x, y, z hanno orientamento destro (v. destro1, nel sign. 3): per passare da una terna sinistrorsa a una terna destrorsa basta cambiare il verso di uno degli assi; viti s., particolare tipo di viti che avanzano girando in senso antiorario. b. In botanica, detto di un caule o di altro organo volubile (cirro), nonché della spirale generatrice delle foglie e del movimento, quando, se si osserva il movimento dall’alto, l’avvolgimento a elica sia diretto da destra verso sinistra (per es. nel luppolo), in senso contrario al movimento delle lancette dell’orologio. c. In zoologia, conchiglie s., le conchiglie spiralate dei molluschi gasteropodi, le cui spire si svolgono, per chi guarda dall’apice, da destra verso sinistra. 3. fig. scherz. Chi propende politicamente per la sinistra.