sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia, adunanza, assemblea. In partic., l’assemblea della lega achea. 2. Nel linguaggio eccles.: a. ant. Sinon. di concilio: fu anco decretato di scriver lettere per nome della santa sinodo generale a’ padri rimasti in Trento (Sarpi). b. Assemblea dei preti e di altri fedeli di una diocesi, indetta dal vescovo (propriam., s. diocesano), con il compito di prendere in esame ciò che concerne la cura pastorale e in genere la vita della Chiesa. c. S. dei vescovi, organismo collegiale di circa 200 vescovi, rappresentativo di tutto l’episcopato cattolico, istituito dal papa Paolo VI (1965), con la funzione di coadiuvare il pontefice nel governo pastorale di tutta la Chiesa. 3. Nella Chiesa valdese, assemblea legislativa annuale di tutti i pastori e di altrettanti membri laici eletti dalle varie chiese. 4. Nella Chiesa russa, Santo S., organo amministrativo corrispondente a una specie di ministero per gli affari del culto, istituito da Pietro il Grande nel 1721 per assicurare la dipendenza della Chiesa dallo stato, e soppresso (1917) dopo la caduta dello zarismo.