-zione, -sione
-zióne, -sióne [lat. -tio, -tiōnis, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e dal suff. -io, -iōnis; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sio, -siōnis]. – Suffisso derivativo di nomi tratti da verbi. Se il verbo ha un part. pass. in -t-, la forma del suffisso è -zione; se il verbo ha, o aveva in lat., un part. pass. in -s-, il suffisso presenta la variante -sione. La vocale o la consonante precedente dipendono dalla coniug. (per es., -a- per la prima, -i- soprattutto per la terza) e dal tema verbale. I derivati esprimono la nozione del verbo o l’effetto o il risultato (apparizione, distribuzione, informazione, collocazione, operazione, opzione, sanzione; aggressione, accensione, invasione). Sempre più numerosi nella lingua contemporanea i derivati tratti da verbi in -ficare e -izzare (giustificazione, panificazione, purificazione; amplificazione, internazionalizzazione, nazionalizzazione, socializzazione). Il suffisso conosce anche un’antica variante -gione d’origine settentrionale o francese, di cui sopravvivono pochi derivati (cacciagione, guarigione, piantagione, stagione).