sistemico
sistèmico agg. [der. di sistema] (pl. m. -ci). – Del sistema, relativo al sistema, o più precisamente pertinente a un sistema, soprattutto nelle accezioni biologiche del termine. In partic., nel linguaggio medico, detto di affezioni o malattie che tendono a coinvolgere un intero sistema (per es., le osteopatie s., diffuse o diffusibili a tutto il sistema scheletrico; i linfomi s., diffusi o diffusibili a tutto il sistema immunitario, come il granuloma maligno, le leucemie, ecc.), o anche soltanto determinate strutture di un sistema o apparato (per es., la sclerosi laterale amiotrofica, in cui le lesioni primitive sono a carico dei cordoni laterali del midollo spinale). Psicologia s., indirizzo della psicologia sperimentale sviluppatosi a partire dagli anni ’50 del Novecento che, proponendosi di spiegare i fenomeni psicologici, spec. nelle loro manifestazioni patologiche, attraverso l’analisi del contesto relazionale in cui vivono gli individui, utilizza metodi e concetti (per es., quelli di retroazione, di causalità circolare e di interdipendenza) proprî della teoria dei sistemi; in partic., la psicologia sistemica ha approntato una forma di psicoterapia (psicoterapia s., o relazionale) in cui l’intervento è condotto sul gruppo di persone che si ritiene coinvolto nella patologia dell’individuo (la sua forma più diffusa è la psicoterapia familiare). Con altro sign., farmaco agente per via s., che raggiunge le sedi dell’organismo trasportato per via ematica. Analogam., in patologia vegetale, detto di un fitofarmaco quando può essere assorbito dalla pianta e diffuso in modo uniforme a tutti i suoi organi, persistendovi per un tempo sufficiente a esplicare l’azione farmacologica.