situation room
loc. s.le f. inv. Sala per riunioni esecutive di carattere politico e militare; con particolare riferimento alla sala della Casa Bianca nella quale il presidente degli Stati Uniti d’America assume, con i suoi consiglieri, le decisioni più delicate, soprattutto in situazioni di crisi. ◆ nella situation room, il centro di comando nei sotterranei della Casa Bianca, guidata personalmente dal Capo dello Stato, l’Amministrazione, i generali e la Cia hanno cominciato a studiare la possibilità di colpire direttamente [Slobodan] Milosevic (Vittorio Zucconi, Repubblica, 6 aprile 1999, p. 4, Politica estera) • Nel timore di un’inondazione, anche i mobili e i monili più preziosi del seminterrato sono stati messi in salvo, e sottoterra gli agenti del servizio segreto e i militari presidiano la soglia della «Situation room», la stanza dei bottoni, dove si seguono le crisi internazionali. (Ennio Caretto, Corriere della sera, 19 settembre 2003, p. 17, Cronache) • Tra i protagonisti della vicenda c’era anche Condoleezza Rice, allora consigliere per la Sicurezza nazionale: presiedeva le riunioni nella «Situation Room» della Casa Bianca con il vice-presidente Dick Cheney, il segretario di Stato Colin Powell, il capo del Pentagono Donald Rumsfeld, il ministro della Giustizia John Ashcroft, e il capo della Cia George Tenet. (Francesco Semprini, Stampa, 13 aprile 2008, p. 14, Estero).
Espressione ingl. composta dai s. situation (‘situazione’) e room (‘sala’).
Già attestato nella Repubblica dell’8 ottobre 1985, p. 2, Il sequestro della «Lauro» (Vincenzo Nigro).