slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino s. (v. fascino). In partic., le lingue s. (e, come s. m., lo slavo), il complesso delle lingue, appartenenti al gruppo linguistico indoeuropeo, parlate dai popoli slavi, suddiviso in tre sottogruppi: s. orientale, che comprende il russo, l’ucraino (o piccolo russo) e il russo bianco (o bielorusso); s. occidentale, con il polacco, il cèco, lo slovacco, e altre varietà (come il sorabo e, ormai estinto, il polabico); s. meridionale, con lo sloveno, il croato, il serbo, il montenegrino, il macedone moderno e il bulgaro. Come sost., chi appartiene a un popolo, a un paese slavo.